Nel tranquillo borgo di Montorio, nasce nel 1948 un’azienda, l’oleificio “Fonte Nuova”, che, nel corso dei decenni, diventa un punto di riferimento per la produzione di olio. Fondato originariamente in Contrada Fontanelli da Corrado Colecchia e Giuseppe Novelli, il primo capitolo di questa storia si chiude solo due anni dopo a causa di sfide impreviste: la concorrenza agguerrita dei paesi limitrofi, annate difficili e scarsi guadagni.
Tuttavia, il destino dell’oleificio prende una svolta positiva nel 1962 quando viene acquistato da Corrado Colecchia, in tempo per la campagna olearia del ’63 che si rivela eccezionale. Il rinnovato slancio si conferma nel tempo: il laboratorio si trasferisce in Via Regina Margherita, nuove attrezzature vengono introdotte, e il layout aziendale viene riorganizzato.
Il testimone passa alla figlia Evelina Colecchia nel 1999, che insieme a suo marito Antonio Franchilli, non solo continua il processo di rinnovamento, ma decide di dare un volto completamente nuovo all’azienda nel 2023. Questa modernizzazione radicale include la sostituzione dell’impianto tradizionale con il ciclo continuo, riducendo i tempi di molitura e garantendo standard igienici elevati, mantenendo intatta la qualità dell’olio.
L’azienda, ora situata in Fonte Nuova, a ciò deve il suo nome, dopo il terremoto del 2002, è diventata non solo un pilastro economico per Montorio ma anche un esempio di resilienza e dedizione alla terra. La passione si tramanda attraverso le generazioni, da Corrado a Evelina e al nipote Francesco.
Un piccolo centro di modernità che continua a dare ossigeno al paesino che lo ospita, Montorio, e a chi ha il piacere di visitarlo ed apprezzarlo. Un esempio di speranza, di chi resta e non fugge, di chi cavalca i tempi e non resta indietro, di chi non abbandona, di chi crea e rinnova, di chi crede ancora nella stessa terra in cui aveva creduto tanti anni fa.
Questo è il cuore di Montorio, una storia che continua a fluire con il passare degli anni, simbolo di perseveranza e amore per la tradizione che resta saldamente radicato nella terra e nell’anima della comunità.
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