Questa è l’America. Il continente in cui sono nato e dove sono emigrati i miei antenati e milioni di italiani, nel Canada, gli Stati Uniti, il Brasile, l’Argentina, l’Uruguay…. Dalla Terra del Fuoco all’Alaska.

In essa vivono fin dall’antichità le popolazioni autoctone, poi arrivarono i Vichinghi intorno all’anno 1000 e più gli Europei a partire dal 1492.

Tra questi, il fiorentino Amerigo Vespucci fu considerato il primo europeo a capire che le terre dove Cristoforo Colombo era arrivato erano un nuovo continente, ed è per questo che il cartografo Martin Waldseemülleren nella sua mappa del 1507 utilizzò il nome “America” per chiamare il Nuovo Mondo in suo onore.

Da allora chiamiamo questo continente America, 269 anni prima dell’indipendenza degli Stati Uniti.

Quindi mi indigno quando negli Stati Uniti chiamano il loro paese America come se gli altri non esistessero. E non sono soddisfatto quando ci chiamano con condiscendenza “le Americhe”. Nemmeno quando si definiscono “americani” come se noi non lo fossimo.

Alcune lingue come l’italiano (statunittense), lo spagnolo (estadounidense) o il portoghese (estadunidense) hanno la parola per riferirsi a qualcuno nato negli Stati Uniti, anche se non la usano molto spesso. Altri, come l’inglese (American), il francese (Americain) o il tedesco (Amerikaner) no.

Manca una parola. Dovrebbero inventarla.

Quindi loro potrebbero chiamare se stessi e il loro paese come vogliono, ma l’America è il nostro continente e TUTTI coloro che siamo nati in esso siamo americani.

Forse sia una battaglia culturale persa, ma per me vale la pena continuare a combatterla.

immagina generata da noi con AI

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