Estate 2020, dopo sei mesi dall’inizio della pandemia  globale ci ritroviamo a Montorio. Siamo ad agosto, il sole è  caldo  e il paesello è  sempre lo stesso, la villa con i bambini che giocano, il bar con le sedie e i tavolini, qualcuno chiacchiera, qualcuno gioca a carte, qualcuno si saluta dopo essersi rivisto dopo tanto tempo. Eppure qualcosa di diverso c’è… nel cuore della gente e si ha paura a mostrarlo … Ho scelto di raccontarvi le mie emozioni, le mie sensazioni.

Antonello De Luca con Monja Pansini

Mancavano pochi giorni alla partenza per il paesello, come al solito ero in ritardo per la preparazione delle valigie … “Avrò  messo tutto?” Sono anni che vado a Montorio ed anni che sbaglio indumenti,  troppo leggeri per la sera rispetto alle mie abitudini e sempre troppo pochi per i bambini che pare passino la giornata a sporcarsi per farmi disperare!! Ma in fin dei conti poco importa, finalmente posso rilassarmi qualche giorno  e rivedere gli amici del paese e di fuori che non vedo da mesi. Prendo le mascherine…un altro capo di abbigliamento ormai … lo dico tra me e me con una dolorosa affermazione … Le metto in valigia chiudo  ed è  finalmente tutto pronto. Domani si parte! Sento al telefono gli amici di fuori anche loro stanno preparandosi, qualcuno è  in viaggio,  qualcuno è  già  in paese … domani ci rivedremo! Mentre viaggiamo in autostrada il mio cuore è  ricco di aspettative,  non penso al virus che mi ha creato ansia, a volte panico ed ha risvegliato in me come in tanti, credo, l’istinto di sopravvivenza della specie,  sempre vigili, sempre attenti,  sempre pronti all’attacco …

Sara Quagliozzi e Maria De Luca

Penso al paesello e alla calma che da sempre mi regala nei giorni d’estate, penso ai miei bambini che sono cresciuti anno per anno vivendo le “avventure di Montorio”… come quella volta che in un gruppetto di 7/8 sono sbucati dalla salita del campetto armati di canne, legni e cianfrusaglie varie pescate chissà dove con l’intento di costruire una capanna nella villa!!! Erano così conciati male che dopo il primo attimo di apprensione perché  non si trovavano ci siamo fatti delle grosse risate!!! Come al solito, divago tra i ricordi … e mi viene da sorridere … Ecco siamo arrivati! Scendiamo e ci sono già  i primi amici ad aspettare,  ci salutiamo, ci guardiamo con l’imbarazzo di un abbraccio che desideriamo scambiare ma che resta bloccato dalle regole … ma l’affetto è  più  forte e ci abbracciamo lo stesso … e questo gesto ha un significato diverso, sa di accoglienza, di  coccole,  di fiducia,  di sollievo … Bastano pochi giorni per accantonare in un angolino le ansie e tornare a stare insieme come sempre …

Quest’anno poi, un po’ per sfida un po’ per scherzo abbiamo intrapreso un nuovo sport “la passeggiata ecologica” e non potevamo fare scelta migliore … dalle piccole passeggiate nei dintorni del paesello a vere e proprie gite fuori porta nel bel  Molise #chenonesiste e invece … C’è  ed è  meraviglioso!!!

Siamo stati a visitare le cascate di Carpinone, il ponte tibetano , Roccamandolfi,  l’altopiano del Matese … Ho scoperto posti di una bellezza disarmante  chissà  se perché  non molto conosciuti, o se perché la natura qui ha avuto modo di esprimere la sua potenzialità in modo esclusivo!

Luisa Di Nardo, Domenico Iocca, Matteo Berardi, Rosaria Aversano, Monja Pansini

Questo stare insieme ci ha unito ancora di più , quello che ci aveva reso fragili , ci ha fortificato. Il giorno di ferragosto ci siamo riuniti in piazzetta, preparato qualcosa da mangiare insieme, celebrato la giornata con l’immancabile grigliata … sottofondo musicale della giornata è  stato “Italiano” di Toto Cutugno, una canzone un po’ vecchia ma dal deciso spirito patriottico! La pro loco di Montorio, sempre bravissima ad organizzare eventi, purtroppo non ha potuto fare molto a causa dei divieti , ma il White party è  stato bellissimo e noi non potevamo non immortalarci nella cornice! Perché l’amicizia  ti guarda negli occhi e ti fa dimenticare le cose brutte ed i problemi,  le ansie da lavoro,  da salute … le inquietudini della vita. L’amicizia ti prende per mano e non ha paura di infettarsi, l’amicizia ti fa sentire vicino anche se vivi molto lontano … e poi alla sera prima di dormire,

quando il paesello è  già  addormentato … ti da la buonanotte!!

“State bene e a presto!!”

Luisa Di Nardo

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Un pensiero su “AMICIZIA: un viaggio di racconti ed emozioni”
  1. Grazie per aver condiviso questo ricordo che ho vissuto e sentito mio ad ogni parola letta….lo senti nella pelle e negli occhi che si riempiono di lacrime ed emozioni…. rispettiamo le regole ma non dimentichiamo la bellezza di un abbraccio…viva l Amicizia, viva le meraviglie dei paesi…

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