Montorio nei Frentani oltre ad avere l’aria più fresca, ha anche un’altra ricchezza: le acque delle fonti. Il territorio è caratterizzato da fontane che donano acqua fresca e lo rendono ricco. Avvicinarsi ad una sorgente è come avvicinarsi ad una fonte di benessere per l’anima e il corpo. Lo scroscio diletta l’udito, e se ti accosti col cavo della mano a sorseggiarne un po’ ti assicuri che l’acqua è vita. L’acqua scorre in silenzio ma ha un suono che armonizza i luoghi e li rende ricercati per programmare momenti di festa e di riposo. Parlando di acqua non si possono non riportare alla memoria i quattro aggettivi francescani: Utile, Umile, Preziosa e Casta. Umile perché è un bene di tutti . Utile perché radicata alla terra anzi né è parte costitutiva e risponde ai bisogni e alle necessità di tutti gli uomini perciò ha bisogno di essere amata e rispettata. Preziosa perché è dono. Casta perché mezzo e simbolo di purificazione. Le Nazioni Unite hanno voluto costituire la giornata mondiale dell’acqua per sensibilizzare tutti ad assumere comportamenti rispettosi verso questo bene primario. Ogni fontana ha una storia, un vissuto, dei ricordi da riportare alla memoria. Le fontane erano luoghi d’ incontri e di forte socializzazione: nelle vasche le donne lavavano i panni in allegria, e i piatti durante il periodo della mietitura vi attingevano acqua da portare a casa per berla e usarla anche per i servizi domestici. Gli uomini vi abbeveravano gli animali e trovavano ristoro dopo i duri lavori nei campi. Quasi tutte le fontane hanno un nome legato ad un santo perché spesso sorgevano nei pressi di conventi o chiese ad essi dedicate.

 Quali sono le nostre fontane?

Una delle fontane più importante di Montorio è quella di San Michele. Posizionata in maniera imponente all’interno di una florida vegetazione di querce, acacie, ginestre. La sua struttura in pietra è caratterizzata da due arcate a tutto sesto, attualmente richiuse, e da due grosse cannelle che gettano acqua fresca e pura ininterrottamente. A fianco vi è una grossa vasca rettangolare che serviva da abbeveratoio per gli animali. Negli anni settanta era diventata, per l’apertura di un micro bar, una attrazione turistica. Oggi purtroppo meno frequentata e utilizzata.

Fonte San Marco; è posizionata sulla vecchia strada che porta a Larino. Costruita probabilmente intorno al 1744; nei pressi sorgevano due chiese quella di San Lazzaro 1550 e quella di San Marco da cui prende il nome la fontana dall’acqua detta “Leggera”.

Fonte San Costanzo è la fontana del Santo protettore di Montorio. Si racconta che all’arrivo in paese dei buoi che portavano le spoglie del santo dalle catacombe di San Sebastiano in Roma a Montorio, la zampa di un bue miracolosamente fece sgorgare l’acqua. Situata proprio sotto la villa comunale è diventata luogo di devozione e di preghiera soprattutto durante l’anno Santo quando il paese ricorda la storica traslazione.

Fonte Nuova è quella forse architettonicamente più bella perchè caratterizzata da cinque archi in pietra a tutto sesto. Questa fontana era quella più indicata e più comoda per lavare i panni. Situata lungo una mulattiera che porta ad Ururi oggi è quella meno frequentata.

FONTE SAN MAURO. Questa fontana è nettamente più piccola delle altre ma non meno bella. Ha un elegante fontanino che si incastra in due grosse pietre rettangolari che le danno forma.

Fonte “LE TROCCHE” è la fontana che ho frequentato di più da bambino. Mio nonno possedeva dei terreni nelle vicinanze della fontana e durante i lavori stagionali mi mandava ad attingere acqua fresca. E’ una fontana sviluppata in lunghezza, vi sono due grossi vasconi e una fontanella cosi’ graziosa al centro. Molto adatta all’abbeveraggio delle pecore perchè molto bassa.

Vi sono altri punti d’acqua “A font d Sant Marie, A font Guennon e sicuramente altre fonti ; prima di passare alla riflessione vorrei ricordare la fonte Vecchia ristrutturata con dovuta maestria da Donato Mancini che ha speso i suoi giorni di vacanza a ricostruire una fonte quasi scomparsa; oggi è tornata in vita  grazie al suo silenzioso impegno.

Sulle nostre fontane è stato fatto un ottimo intervento di ristrutturazione curato dalla dottoressa Maria Teresa Occhionero grazie ad un bando vinto dal comune di Montorio di circa centosettantamila euri.

 Mi chiedo è possibile accedere ad ulteriori progetti ( BANDI) più ambiziosi? Per esempio creare serbatoi per recuperare l’acqua che si disperde nei terreni senza nessuna efficacia o portare in paese l ‘acqua di San Michele attraverso un distributore e renderla addirittura frizzante? Nei prossimi anni avremo sicuramente il problema dell’acqua iniziamo a fare subito qualcosa. Avere dei beni significa farli diventare risorse, crederci è la prima sfida per mette in gioco la creatività che deve essere ripristinata al più presto nei nostri piccoli comuni altrimenti tanto rumore per nulla

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Di Antonio Molino

Montorio nei Frentan(CB) - Italia

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