Siamo molisani, per gli altri siamo cittadini di una regione che non “esiste”.

Siamo molisani e vi assicuriamo che il Molise esiste e resiste a dispetto di tante avversità; ultimamente ha resistito ad un enorme scossa di terremoto di cui purtroppo è stato l’ epicentro (tra l’altro vicino casa mia che vivo a Campobasso).

Ma una cosa è certa resiste ai tanti pregiudizi e risatine da parte del resto d’ Italia!

È vero, abbiamo un dialetto un po’ particolare che un po’ fa ridere: raddoppiamo le consonanti (marciappiede, Debbora), scambiamo la c con la g ( Frangesco) la t con la d ( Andonio) facciamo dei diminutivi di persona abbastanza strambi o tagliamo le parole.

Siamo, però, a parte qualche pecora nera che si vanta di essere chissà chi, gente semplice e di cuore.

Fai un dolce in casa e lo condividi con altre persone, con il salato lo stesso e così via per qualsiasi altra cosa.

Oppure siamo fieri quando le persone vengono a casa nostra e assaggiano qualcosa di nuovo.

Ad esempio mia madre fa il liquore Rossana fatto in casa e quando viene qualcuno dice “mo” ti faccio assaggiare una cosa! Prende il bicchierino, versa il questo liquore! E chiede all’ospite se è piaciuto!

Altro esempio l’altro giorno sono andata a casa di una signora e lei mi ha detto, tra le prime frasi, prima di iniziare un discorso posso farti assaggiare una cosa nuova? Mi ha fatto assaggiare un caffè particolare!

Su molte cose dobbiamo fare progressi ad esempio essere più aperti con la mente, offrire un po’ più lavoro, ma dobbiamo anche valorizzare ciò che abbiamo.

Ah non mi voglio dimenticare di dirvi: “ wagliuvnitassaggià l pastier che è tiemb e pasqua (ragazzi venite ad assaggiare le pastiere che è periodo di Pasqua)!

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