Di Memena & Rosetta…

Premetto che di ricordi di infanzia ne ho tanti.
Ma uno che porto sempre nel mio cuore è il ricordo della mia grande amica
anche se era qualche annetto dopo di me eravamo grande amiche e il
giorno in cui partii per il Canada quel ricordo lo portai sempre nel mio
cuore, e alla mia amichetta le avevo lasciato un vuoto in fondo al cuore.
Quando ero a Montorio avevo una grande amica si chiamava Rosetta.
Abitavamo vicini di casa eravamo quasi sempre insieme la mia
amichetta Rosetta era qualche anno più piccola di me ma giocavamo
sempre insieme, andavamo a raccogliere delle belle pietre un po’ ovali noi le
bimbe montoriesi specialmente io e Rosetta eravamo molto creative e con
la pietra più bella ci facevamo una bambola per ciascuno. Poi man mano
che siamo cresciute, io di più che ero e sono tutt’ora 4 anni più grande di lei,
con dei ritagli di stoffa cominciavo a fare le bambolette per me e per
Rosetta poi ce la mettevamo in braccio e come due mammine
giocavamo insieme; mi ricordo che andavamo a cercare dei bei sassolini 5
sassolini ciascuno e ci giocavamo. Che bello andar a cercare i sassolini (I
VRECCE) e ci giocavamo delle ore. Le bambole di pezze ( pupattelle)
vecchie le mettevamo a dormire, quando noi giocavamo. Poi quando io sono
partita per il Canada la mia carissima Rosetta me l’ha detto parecchi anni
dopo che anche lei nel frattempo insieme alla mamma e la sorella e il
fratello emigrarono anche loro solo che loro sono andati a Toronto. Però
quando ci incontrammo dopo 40anni eravamo diventate mamme
veramente ,mi disse sai Memena questo era il nome invece di Filomena
quando siete partite per l’America quella mattina del 13 Dicembre avete
preso la corriera che veniva da Montelongo che vi portava a Larino per poi
prendere il treno per proseguire verso Napoli. Al porto di Napoli vi siete
imbarcati per andare in Canada la mia cara amica Rosetta tutte
le mattine andava con la sediolina e si sedeva dietro la porta di casa mia e
piangeva, piangeva, che voleva giocare con me e diceva e chi ma fa mo a
ppèttèll? Una donna vicino di casa si chiamava Marialibera le disse Rosé
non piangere più e non venire più a sederti qui zia seia che Memena é
partita pa Merica né rvé cchiù…mi disse che ha pianto molto ma si dovette
rassegnare perché gli anni passavano e io non ritornavo veramente ,poi il
destino volle che dopo tanti anni anche Rosetta emigrò ma lei andò a
Toronto ed io a Montreal invece 40anni dopo accadde una cosa
stupenda,io mio marito e i miei bambini siamo andati a fare un viaggio a
Niagara fals per far vedere ai bambini dove mamma e papà andarono in
viaggio di nozze.

E cosi col ritorno mio marito disse passiamo per Toronto andiamo a salutare mio fratello che era frate francescano e stava a Toronto
nella parrocchia Immacolata Concezione. Cosi siamo andati a Toronto
dopo visitato suo fratello dissi a mio marito sai Carlo che la mia amica
Rosetta sta a Toronto? Quando vorrei rivedere la mia grande amica
d’infanzia e mio marito mi disse va bene ma dove abita Rosetta? Io non lo
sapevo perché erano passati 40 anni lei era sposata ed io non sapevo
nemmeno il cognome del marito, mio marito mi disse e dove andiamo a
cercare la tua Rosetta? Mi venne subito l’idea andammo in una cabina
telefonica e li c’era il libro con tutti i numeri di telefono cosi mi venne in
mente di ritrovare il nome e cognome del padre cosi telefonai quando la
mamma mi ha risposto e ho detto chi ero ha gridato di gioia e mi disse mo lo
devo dire a Rosetta io gli dissi dammi il suo numero che gli faccio una bella
sorpresa . E cosi fu come sentì la mia voce si mise a gridare il marito disse
ma che ti prende? Stai a uscire pazza? Lei disse é Memena che mi ha
chiamata e sta a Toronto cosi lei si fece dire la strada dove stavamo e mi
disse non muovetevi che vengo subito a prendervi. E cosi fù quando vidi la
mia amica su una mostagn che guidava come si guida una ferrari ,scese
dalla macchina potete immaginare la gioia che provammo ci
abbracciammo piangemmo i miei figli mi dissero: mamma ma non
sapevamo che ritrovando la tua amica dovevate piangere, io ci dissi che era
pianto di gioia. Cosi dopo tanti abbracci baci e pianto ci portò a casa sua ci
presentò il marito e i due figli e la sera a preparato la cena per tutti e ha
detto stanotte dormite qui e domani mattina ritornate a Montreal. Cosi la
sera dopo cenato abbiamo aggiustati tutti i bambini i miei e i suo, i mariti si
sono andati a dormire ed io e la mia grande amica Rosetta restammo
sveglie quasi tutta la notte a raccontarci la nostra storia il viaggio come
avevamo incontrati i nostri mariti perché i nostri mariti non sono paesani.
Lei sposò un pugliese io un campobassano e li che mi raccontò la storia di
quando siamo partite che lei ci aspettava tutti i giorni. E cosi dopo 40anni ci
siamo ritrovate ed adesso ci telefoniamo molto spesso e parliamo delle
belle ore quando si sono sposati i nostri figli loro sono venuti al matrimonio
dei miei figli e noi siamo andati quando sono sposati i suoi 2 figli poi ci
prendevamo in giro lei diceva che io l’ho battuta perché io ho 4 figli 2
maschi e 2 femmine e lei ha un maschio e una femmina ma io gli ho detto
che ero più grande di lei e avevo la precedenza. Ed ora ci telefoniamo molto
spesso proprio oggi ci ho parlato ma delle volte lei mi chiama la sera una
sera abbiamo parlato dalle 9 fino a Mezzanotte meno un quarto sempre a
ricordare i bei tempi passati quanto eravamo poveri ma eravamo cosi felici
giocavamo con niente si che eravamo inventive, invece oggi questi ragazzi
hanno troppo e non si accontentano mai di niente vogliono sempre di più
ed ecco la storiella di una lontana infanzia… di Memena e Rosetta. Ora in
Canada…… Filomena Di Michele Paventi. Montreal

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