
Stavo giocando a carte dinanzi al bar quando mi passa dinanzi Antonio, con passo veloce. Ho impiegato credo non più di 2 secondi nel riconoscerlo e, dopo averlo chiamato e fermato, sono “corso” ad abbracciarlo. Caspiterina erano tantissimi anni, troppi, che non lo vedevo di persona ma solamente tramite social (Facebook). La sorpresa è stata bellissima anche perché da ragazzi, durante i miei quasi 2 mesi estivi post chiusura della scuola che passavo a Montorio ero spesso a giocare o a passare del tempo con lui. Di quei tempi ricordo le partite a calcetto in cui il suo tiro di destro a tutta forza terrorizzava tutti noi (e secondo me anche i pali della porta tremavano preventivamente), le uscite in bicicletta nei paesi limitrofi, le chiacchierate ed i “guardia e ladro” sotto le “5 fontanelle”.
In quei giorni di sua permanenza a Montorio, abbiamo passato del tempo assieme (ed anche un paio di giretti in auto a fare la spesa), raccontandoci per quel poco che si è potuto fare. Ho avuto anche l’opportunità di rivedere la sorella di Antonio, Donatina, che erano anni che non vedevo.
Bel ricordo sperando di rivederci presto.
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