Presentazione del libro “Tratturo” di Rossella de Magistris e conseguenti lavori e studio sui tratturi e sulla transumanza in Molise.

Ho l’onore e il piacere di presentare il libro di Rossella de Magistris: Tratturo. Un libro di poesie legato al tratturo, demanio armentizio, vestigia dell’antico fenomeno della transumanza con la valorizzazione delle sue naturali e plurime vocazioni di essere contemporaneamente rete ecologica, mobilità lenta e sentieristica.

I tratturi erano vie erbose adibite a transumanza la cui larghezza era di 60 passi napoletani (111 m). Venivano delimitati da cippi con la sigla RT (regio tratturo) che segnalavano i confini rispetto alla proprietà privata.

Dopo i saluti del Sindaco Nino Pellegrino Ponte, iniziano i lavori.

Un libro, una silloge poetica, che racconta anche a mezzo delle illustrazioni di Antonietta Aida Caruso, editrice Cantieri Creativi, tutta la poesia di una strada magica, la strada dell’anima, percorso dell’anima, e nel percorso dell’anima s’incastona come un gioiello l’opera di Rossella De Magistris.

E vanno pel tratturo antico al piano quasi per un erbal fiume silente (I pastori – D’Annunzio) . Ci riporta a momenti ormai scomparsi quando greggi di pecore trasmigravano dalla montagna alla pianura in cerca di riparo dall’imminente inverno.

La parola viene data a Rossella de Magistris che ci fa entrare nella poesia magica del tratturo .

Ascoltando le rime di Rossella de Magistris, ripercorriamo musicalmente la via in cerca di silente fiume di erba, di sogni, di amori e di passioni. È la ricerca di un soave fiume che scorre pian piano la nostra vita.

I lavori del convegno continuano con i relatori:Prof. Pardo di Paolo, storico e cultore di storia agro-pastorale molisana; Prof. Rocco Cirino esperto dei tratturi e transumanza, svolge attività di ricerca; Insegnante di geografia itinerante; Cattedra itinerante dei tratturi; Cattedra itinerante per le letture del territorio e dei tratturi, ecc.; Alfredo Mancini, esperto della materia e attento conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche attuali.

Dopo gli argomenti trattati magistralmente dai relatori si è cercato di dare risposta alle seguenti domande:

  • Come si possono valorizzare le plurime vocazioni naturali dei tratturi?
  • Puó essere rete ecologica, mobilità lenta e sentieristica?
  • Le potenzialità del tratturo possono essere intese come propulsive di un turismo rurale di prossimità?
  • Puó tale propulsione rafforzare l’identitá di appartenenza delle comunità locali?
  • Possono crearsi nuovi legami culturali, ambientali ed economici?
  • Vengono messe in campo risorse professionali, economiche ed organizzative da parte della regione?
  • La redazione di un Quadro di Assetto puó essere in grado di sviluppare quel processo di valorizzazione dei tratturi?
  • Poiché la qualità del territorio è un’ imprescindibile componente del benessere sociale, può la sua ricerca rappresentare l’ispirazione di ogni azione politica

Conclusioni
Non si tratta di promuovere appelli a conservare buone pratiche del passato o conservare i valori autentici del mondo contadino, ma di rimettere in circolo energie nuove, spesso giovanili, che scoprono l’importanza di lavorare in rete (come appunto la rete tratturale istituita da Alfonso d’Aragona nel 1477), sfruttando le nuove tecnologie per realizzare una vera e propria comunità del tratturo.

Il tratturo resta dunque il filo conduttore di un’economia che va rilanciata e finalizzata allo sviluppo, alla innovazione e al progresso.

A dirla con Rossella de Magistris, la strada magica del tratturo continua in ciascuno di noi.

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Di Bruno Zappone

Lecce (LE) - Italia

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