Compagno buongiorno. Mi ha impressionato questo termine obsoleto che hai usato per aprire l incontro di ieri sera alla presentazione del libro: un altro Molise è possibile. Ed è la parola “compagno” che mi spinge a scriverti, perché tra tutte le elucubrazioni poetiche dei relatori, comprese quelle di Pasquale di Lena, è l unica parola degna di considerazioni e di rispetto. Io sono Alfredo Mancini, molisano. Varie volte in tre o quattro anni, in quella stessa sala , ho assistito alla presentazione di quelli che ,con un po’ di enfasi, vengono presentati come “libri”. Almeno tre di Rossano Pazzagli è uno di Ilaria Zilli. Ma quello di ieri sera , mi ha suscitato sentimenti contrastanti, per la verità, perché erano presentati e sostenuti da una Sinistra che fu, sebbene dal punto di vista sindacale, la CGIL, l essenza e la identità di tutto il popolo italiano dei lavoratori. A questa area della sinistra, fino a qualche decennio fa, faceva da supporto la presenza del Partito Comunista pio grande d’Europa. Dopo la morte di Berlinguer, abbiamo avuto la dissoluzione di questo partito, nelle varie vicende storiche accadute , e contestualmente anche la perdita di prestigio del maggiore sindacato dei lavoratori, la CGIL. E la storia è quel libro aperto, che tutti i Compagni dovrebbero studiare, per capire i processi politici che ci hanno portato fino a questi volgari spettacoli dei nostri giorni. Il discorso è molto complesso è meriterebbe degli opportuni approfondimenti, soprattutto di carattere politico, ma anche sociale ed economico, per poter almeno definire vagamente quelle che sono state le cause e il declino, della disfatta di una Sinistra italiana, comune alle varie sconfitte di tutte le Sinistre Europee, in primis , quella dell’URSS. Ma la classe dirigente della sinistra italiana ha preferito accettare le lusinghe e i privilegi che la nuova destra italiana ha offerto a molti degli esponenti politici in carica. Così il passaggio dalla prima alla seconda repubblica ha segnato il trapasso del ruolo della sinistra, da soggetto politico di governo, a sostenitore al nuovo modo di concepire la politica, in Italia. Questo striminzito quadro di riferimento ci serve per poter arrivare all incontrai ieri sera. Ma più che dilungarmi sulle cronache e sulle mosse strategiche perdenti ex ante dei politici di quella “ ASINISTRA”, io vorrei mettere in evidenza quello che io ritengo di fondamentale importanza che ha causato questo disastro: la mancanza di una coscienza di classe. Di una classe politica fatta di lavoratori, da contrapporre alla classe dei capitalisti. Di quei capitalisti emergenti, beneficiari di immensi contributi per investimenti, col fine di creare lavoro. Per la nazione. Creare lavoro per le classi sociali lavoratrici, attraverso la corresponsione di un salario. Per pagare un lavoro dipendente, e contemporaneamente estorcere un plus lavoro, che sarebbe stata la fonte del profitto. Questo ,i politici del PDS, della Quercia, del PD, e di tutte quella fantasiose sigle della sinistra, lo hanno ignorato. Questo nesso fondamentale che lega capitale e lavoro, i nuovi amministratori di condominio a sinistra lo hanno ignorato. Colpevolmente ignorato. Hanno volutamente trascurare lo studio del modo di produzione capitalistico, che Marx da 150 anni ci aveva regalato. Hanno preferito ascoltare le sirene dei facili profitti, piuttosto che dare dignità al lavoro. È questo in quel processo storico degli anni ‘80/‘90/ 2000fino ad oggi. Oggi , noi ,” compagni” di tempi che furono, ci rivolgiamo a chiromanti, ad astrologi, agli indovini, agli sciamani, che dall’alto della loro ignoranza verso lo studio dell economia politica, vogliono assumere il ruolo di salvatori e rifondato ti di un processo di sviluppo economico della Regione Molise, e addirittura della aree interne, già disastrate da quello sviluppo della ricchezza privata, che ha prodotto tutte quelle contraddizioni economiche e politiche che lo sviluppo del modo di produzione capitalistico genera nel suo divenire. Non un parere a Corrado Ievoli. E nemmeno un consiglio da Angelo Bellingiano. Che sebbene economisti di diversa impostazione teorica, oggi dominante e applicata praticamente a livello di governo , potevano in un certo qual modo dare come struttura portante per un ragionamento logico. La colpevole e rinnegata possibilità dello studio del modo di produzione capitalistico, sia nella sfera della produzione di merci , ma soprattutto nella sfera della circolazione di quelle merci in un mercato sempre più globalizzato. Solo fantasiose rimesse in opera di produzioni locali, olio , vino, formaggi, frutta, è tutto ciò che può riempire le bocche fameliche e le pance capienti di tanti parassiti affamati, senza mettere in evidenza il reale valore di scambio di quel cibo, con quel denaro di cui si ignora l origine e la provenienza. Solo fantasie demenziali di un ritorna tempi passati, rivissuti non con il lavoro e la sofferenza e il disagio, ma attraverso quelle volgari trasmissioni televisive che descrivono il mondo agricolo, come un mondo fatato. Con quelle fate Morgana che abbagliano la vista e le menti di questi visionari del presente e soprattutto del futuro. L Italia dei borghi. L interesse per l allevamento delle api. La mela di Castel del Giudice….il rilancio della zootecnia attraverso l allevamento di razze in via di estinzione….corsi serali per imparare a mungere i tori, e chi più ne ha più ne mette. Ma tutto ha origine da quel DENARO che i PSR, ci regalano. A adesso si aspetta il PNRR. Per riempirsi le tasche di soldi. È questa la concezione della scienza economica di questi volgari ciarlatani che ieri sera sedevano al tuo fianco. Queste riflessioni non potevo farle ieri sera. Perché io credo che le critiche devono essere sempre costruttive di progettualità. Ma questi profughi toscani approdati all’Unimol, insieme a tanti altri sanguisughe docenti, procurino solo un consistente stipendio per se stessi. Mentre il Molise, da eventuali iniziative gestite da questi ignoranti, possa ricevere solo disastri. Ogni iniziativa economica è sottoposta al ROI. Indice di valutazione economica indispensabile per ogni investimento finanziario. Ma potrebbe essere anche :Le ROI SOLEIL….Luigi XLV….l’ Etat C’est Moi….tutto fa brodo in questo meraviglioso mondo molisano, accompagnato con tanti cibi, prodotti da mani esperte, in un territorio carico di Valore. (Marx libro primo, capitolo V: l unico fattore che crea Valore è il Lavoro. E il lavoro, come dispendio di energia, muscoli , cervello, è una attività che appartiene esclusivamente all’uomo.) Spero di aver risposto alla vostra richiesta di contributo, per dare al Molise un futuro…possibile. Buona giornata, compagno…

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